ARIANNA ART ENSEMBLE
Andrea Inghisciano cornetto
Alessandro Nasello flauto dolce e dulciana
Paolo Rigano arciliuto e chitarra barocca
Marco Lo Cicero violone
Cinzia Guarino clavicembalo
Giuseppe Valguarnera percussioni
“La musica nelle corti italiane del Seicento”
Salamone Rossi
(1570-1630)
Sonata duodecima sopra la bergamasca
da: Varie sonate, sinfonie…., Libro 4, Venezia 1622
Giovanni Battista Buonamente
(1595-1642)
Sonata X sopra “Cavalletto Zoppo”
Claudio Monteverdi
(1567-1643)
Laudatedominum
dalla Selva Morale et Spirituale , Venezia 1641
Tarquinio Merula
(1595-1665)
La Cattarina
da Canzoni overo sonate concertate per chiesa e camera op. 12
Bernardino Roncaglia
(1614-1692)
Canzona detta aria di Mantova
Dario Castello
(1602-1631)
SonataI
da Sonate Concertate in stil moderno -libro secondo , Venezia 1644
Anonimo
Capona Palermitana (Raccolta Meyerbeer)
Arcangelo Corelli
(1653-1713)
Giga dalla Sonata op. V n 3
Andrea Falconieri
(1585-1656)
Spiritillo brando - Brando dicho el melo
Battalla deBarabaso yerno de Satanas,
dal Primo Libro di Sinfonie, fantasie….per violini,viole …con ilbasso continuo,Napoli ,1650
Giovanni Battista Vitali
(1632-1692)
Bergamasca e Ciaccona
da Partite sopra diverse suonate per il violone
Maurizio Cazzati
(1616-1678)
Ciaccona
da Trattenimentiper camera d’Arie, Correnti, e Balletti, à due Violini, e Violone, se piace con Passacaglio, Ciaccona, & un Capriccio sopra 12 note. Op. XXII Bologna, 1660
Anonimo
Tarantella Stupettu è fattucimbalud’amuri (XVII sec)
Il concerto ci trasporta in un’epoca caratterizzata da un ricca dose di eccentricità, lungo un ricchissimo percorso geografico e storico tra i virtuosismi strumentali più in voga nelle corti italiane del XVII secolo, di Venezia, Bologna, Mantova, Roma , Napoli fino ad arrivare in Sicilia.
Tra gli strumenti più in uso nel Seicento c’era proprio il cornetto , strumento principe del rinascimento molto apprezzato ache nel seicento per la sua capacità di sostenere le voci e per le ottime risorse virtuosistiche.
Al principio del Seicento la musica strumentale, che fino a quel momento era considerata come genere minore, inizia ad emanciparsi dal testo poetico e trova proprio negli strumenti il veicolo delle più ardite sperimentazioni, delle "invenzioni" e delle "bizzarrie" delle nuove scuole strumentali italiane.
Esempio limpido di questo nuovo atteggiamento e di estrosità sono la Canzona detta “dell’infanta arcibizzarra” diA.Falconiero e la Sonata X di Buonamente. Qui le voci si imitano e rincorrono, giocano tra loro abbracciandosi e combattendo, corrono attraverso i passaggi di semicrome e si affermano nei reiterati ribattuti descrivendo storie che sanno di amore e guerra, di litanie cinquecentesche e canti fanciulleschi.
Questo repertorio è pertanto figlio di un’epoca di passaggio: il materiale di base e molti stilemi sono ancora pienamente rinascimentali ma le forme tendono già al mondo barocco della “seconda pratica”, ossia la tendenza a cristallizzare le voci in solista e basso continuo abbandonando la polifonia rinascimentale.
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Amici della Musica Trapani
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Conservatorio Antonio Scontrino Trapani
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